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Parafia Bożego Ciała w Krakowie

San Stanislao Kazimierczyk

Stanislaw Kazimierczyk sw

Il polacco San Stanisław Kazimierczyk, sacerdote professo dell’Ordine dei Canonici Regolari Lateranensi, spinto dalla carità pastorale fu diligente dispensatore della parola di Dio, maestro di spirito ed assai richiesto per le confessioni. Giovanni Paolo II confermò il suo culto “ab immemorabili” il 21 dicembre 1992. Benedetto XVI lo ha canonizzato il 17 ottobre 2010. [omelia]

A Kazimierz in Polonia, beato Stanislao, sacerdote e canonico regolare, che, mosso da carità pastorale, fu solerte ministro della parola di Dio, maestro di vita spirituale e ambíto confessore.


Il San Stanisław Kazimierczyk
mori’ il 3 maggio 1489 nell’infermeria del convento dei Canonici Regolari a Kazimierz-Cracovia all’eta’ di 56 anni. Cio’ avvenne 145 anni prima della pubblicazione della Bulla Coelestis Urbs Ierusalem del pontefice Urbano VIII. A quei tempi l’autorita’ del vescovo locale nelle cause di beatificazione era grande.
Nelle attivita’ intraprese mirate all’approvazione del culto, l’autorita’ ecclesiastica prestava molta attenzione ai „miracula”, grazie particolari ricevute dai fedeli per intercessione di un determinato Servo di Dio. Le grazie venivano annotate per essere presentate all’autorita’ ecclesiastica locale come conferma della santita’ di un determinato Servo di Dio.
Nel caso del beato Stanisław la registrazione delle grazie straordinarie inizio’ subito dopo la sua morte. Tali registrazioni ebbero luogo in maniera relativamente accurata per un anno, successivamente vennero annotate solo le grazie piu’ importanti. Il numero di grazie registrate gia’ il primo anno dopo la morte di Stanisław indica che tale figura era nota, riconosciuta come intercessore particolare dinanzi a Dio. Lo confermano anche i titoli con i quali i fedeli si rivolgevano a lui a quei tempi: pius pater, beatus pater, pater, beatus vir, beatus Stanislaus, pater beatus Stanislaus, pius pater Stanislaus. Negli anni successivi, conformemente all’uso comune, apparivano le definizioni: beatus, oppure sanctus, sanctossimus o venerabilis.
Siccome la figura del beato Stanisław era comunemente conosciuta, veniva citata nelle vite dei santi e dei beati. Merita attenzione il fatto che la prima biografia, data alle stampe, conservatasi fino ai giorni nostri, fu pubblicata a Cracovia da Marcin Baroniusz, ecclesiastico di Przemyśl, allegandovi una notevole lista di grazie straordinarie. E’ risaputo dai documenti conservatisi che l’autore frui’ delle biografie piu’ antiche, scritte a mano che si sono conservate fino ai giorni nostri soltanto frammentariamente. Allo stesso modo erano conosciute le incisioni che rappresentavano tale figura, ad esempio a Roma (1600).
Le descrizioni della chiesa del Corpus Domini, le cronache, le liste dei santi e dei beati lo citano come patrono della citta’, dell’ordine e del paese. L’anniversario della morte era ed e’ celebrato solennemente dalla comunita’ laica ed ecclesiastica. E tutto cio’ per l’opinione comune in suo merito di intercessore particolare dinanzi a Dio. I calendari liturgici, le liste di santi e di beati, le descrizioni della citta’ informano del beato Stanisław. In tali descrizioni e liste date alle stampe come pure nei manoscritti sono citate le grazie straordinarie ricevute dai fedeli per sua intercessione. Tutto cio’ ebbe luogo con la conoscenza e l’approvazione delle autorita’ ecclesiastiche locali.
Il noto giurista, professore dell’Accademia di Cracovia, don Akwilin, Michał Gorczyński (1656 – 1713), appartenente al convento del Corpus Domini, registro’ molte di tali grazie e scrisse anche molto sul beato Stanisław. Egli si reco’ anche due volte a Roma per ottenere l’approvazione ufficiale del culto manifestato al beato Stanisław. La sua morte prematura impedi’ la realizzazione di quella bella idea (don Augustyn Błachut, Maryan Bartynowski, Klasztor Bożego Ciała na Kazimierzu w Krakowie, Cracovia 1905, pag.55-56).
Durante la visitazione canonica della parrocchia e della chiesa del Corpus Domini, nel1969 l’allora ordinario di Cracovia, Card. Karol Wojtyła, convinto della fama di santita’ del beato Stanisław come pure della sua intercessione presso Dio, nella predica accanto all’altare del beato Stanisław Kazimierczyk, il 3 marzo, incoraggio’ la comunita’ religiosa ad intraprendere le attivita’ mirate all’approvazione ufficiale del culto manifestato al beato Stanisław. Il 15 dicembre 1971 nomino’ la Commissione Storica allo scopo di raccogliere i documenti che si riferiscono alla vita del beato Stanisław, all’opera ed al culto ininterrotto dello stesso (4608/71).
Il materiale probatorio raccolto con metodo processuale da parte della Commissione Storica fu presentato alla Congregazione per le Cause dei Santi di Roma. La Commissione Storica designata dalla Congregazione, il 15 gennaio 1991 si espresse positivamente alle domande rivolte in merito alla presente causa. La Consulta Teologica assunse un’opinione simile nella seduta del 5 giugno 1992.
Sulla base delle affermazioni della Commissione Storica come pure della Consulta Teologica, la Congregazione per le Cause dei Santi, il 21 dicembre 1992, emise un Decreto che asserisce l’esistenza della fama di santita’ e delle virtu’ eroiche del Servo di Dio Stanisław Kazimierczyk. E il 18 aprile 1993 in Piazza San Pietro, il Santo Padre Giovanni Paolo II approvo’ solennemente il culto manifestato al beato Stanisław Kazimierczyk e riconobbe le sue virtu’ eroiche.
Su richiesta del V. Postulatore don Stanisław Nalbach, il 22 settembre 1996, il Card. Franciszek Macharski, dopo aver preso conoscenza della Relazione della Commissione Storica, apri’ il processo di canonizzazione in merito alla guarigione straordinaria attribuita al beato Stanisław Kazimierczyk. In tale processo deposero 7 testimoni indicati dal
V. Postulatore, 3 d’ufficio, due membri della Commissione Storica e un esperto di diritto. Inoltre due medici specializzati si pronunciarono in merito alla guarigione.
Dopo aver preso conoscenza degli atti di tale causa, la Congregazione per le Cause dei Santi, il 16 luglio 1996, emise il decreto di validita’ del processo.
Nella presente causa era necessaria la dispensa in quanto la guarigione straordinaria ebbe luogo prima dell’approvazione ufficiale del culto e del riconoscimento delle virtu’ eroiche. Tale dispensa e’ stata concessa dal Santo Padre Benedetto XVI (2 febbraio 2008, Prot. N.1597-21/97).

Il processo di canonizzazione a livello diocesano è stato aperto nel 1995. Il 19 dicembre del 2009 Benedetto XVI ha infine riconosciuto il miracolo di guarigione ottenuto per sua intercessione.

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